1. La pianta del rooibos

La pianta del rooibos (Aspalathus linearis) è una leguminosa arbustiva che cresce esclusivamente sui Monti Cederberg, intorno a Clanwilliam, ed è autoctona del Capo Occidentale, in Sudafrica. Fa parte del Regno Floreale del Capo, conosciuto comunemente come fynbos, ed è un membro della famiglia delle Fabaceae e di un genere che comprende oltre 200 specie. Durante il mese di ottobre, la pianta si ricopre di piccoli fiori gialli, ognuno dei quali produce un unico, piccolo baccello. Ogni baccello contiene un unico, piccolo seme di colore rosato chiaro-giallo, reniforme e con un tegumento duro.

2. La raccolta dei semi

I piccoli semi del rooibos sono molto difficili da raccogliere, poiché si disperdono non appena i baccelli si aprono. I primi raccoglitori li raccoglievano uno a uno con dei fiammiferi inumiditi.

A causa della difficoltà nel raccoglierli, il prezzo dei semi salì alle stelle agli inizi del ‘900, raggiungendo 85 sterline per libbra o 5 sterline per una scatola piatta di fiammiferi (circa 400 euro attuali).

Una svolta arrivò sotto forma di un piccolo insetto. Nell’azienda agricola di Olof Bergh, l’operaia Tryntjie Swarts e suo marito Hans notarono che certe formiche raccoglievano i semi e li trasportavano nei loro nidi. All’interno dei nidi, la coppia trovò dei mucchi di semi.

Furono trovate altre fonti inaspettate. Una di queste scoperte è dovuta a Piet van Rhyn, che viveva nei Monti Nardouwsberg e aveva l’abitudine di sparare alle grandule di Namaqua che beccavano nelle piantagioni del suo vicino. Van Rhyn apriva i ventrigli degli uccelli per raccogliere i semi del rooibos che sembravano apprezzare e li vendeva agli agricoltori della zona.

Man mano che la disponibilità dei semi cresceva, un numero sempre maggiore di proprietari di aziende agricole iniziò a coltivare il rooibos su terreni già coltivati o su altopiani di più alta montagna.

Oggi, il suolo intorno agli arbusti viene setacciato e ispezionato a mano per raccogliere i semi per la realizzazione dei semenzai e la coltivazione della generazione successiva di piante di rooibos.

3. Il ‘mistero della germinazione’

Nella metà degli anni ’20, la richiesta di rooibos superò il numero di arbusti presenti nei Monti Cederberg.

Erano necessarie nuove tecniche di raccolta e coltivazione. Il rooibos doveva essere trattato come una coltura agricola.

Il Dott. Pieter Le Fras Nortier, magistrato e chirurgo locale, botanico, borsista Rhodes all’Università di Oxford e proprietario dell’azienda agricola Klein Kliphuis, discusse la possibilità di coltivare il rooibos in piantagioni con l’imprenditore e venditore di rooibos Benjamin Ginsberg e con l’agricoltore Olof Bergh. I tre studiarono il modello delle grandi piantagioni di tè nero create in India nella metà del 19° secolo dai britannici, i quali seguivano la tradizione delle piantagioni di canna da zucchero caraibiche. Nortier iniziò a raccogliere i semi della forma superiore del rooibos chiamata rossa, che cresce sui Monti Pakhuis e Grootkloof.

Il passo successivo era risolvere il problema della germinabilità estremamente bassa dei semi o, come disse Ginsberg, “il mistero della germinazione”. Nortier, che molto probabilmente utilizzò delle vecchie tecniche di germinazione di semi con tegumento duro usate nel Mediterraneo, scarificò il rivestimento esterno dei minuscoli semi e li piantò in semenzai. L’esperimento andò a buon fine e, alla fine, Nortier riuscì a raccogliere 80 buste di tè presso la Klein Kliphuis. Inoltre, le plantule furono ripiantate nell’azienda agricola di Bergh, Varkenfontein, e nella stessa Klein Kliphuis, dove Nortier iniziò a stabilire delle piantagioni di rooibos.

Nortier, acclamato come il “padre dell’industria del rooibos”, fu insignito di un dottorato honoris causa dalla sua università, il Victoria College (l’attuale Università di Stellenbosch) per le sue ricerche sul tè e per i suoi studi in ambito agricolo.

Oggi, in Sudafrica vengono prodotte in media 16.000 tonnellate metriche di rooibos all’anno, delle quali circa il 50% viene esportato in 60 Paesi di tutto il mondo. E tutto iniziò con l’umile e piccolo seme del rooibos.

4. Dal seme alla pianta matura

  1. Semi dicotiledoni, con tegumento duro
  2. Dopo 4-6 giorni dalla germinazione, compaiono 2 cotiledoni sopra il livello del suolo
  3. La giovane pianta del rooibos con il suo apparato radicale in via di sviluppo dopo 7-8 mesi
  4. La pianta matura cresce fino a circa 1,5 metri di altezza in un periodo di 18 mesi